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Tag: visita cardiologica

Battiti accelerati: quando la tachicardia è un problema?

Battiti accelerati: quando la tachicardia è un problema?

Può capitare a chiunque di avvertire dei battiti accelerati a livello dello sterno, della gola o del collo, ma questo non significa che per forza siamo in presenza di un malfunzionamento del cuore. Nella maggior parte dei casi si tratta, infatti, di una sintomatologia del tutto benigna dovuta a determinati fattori fisici o psichici, mentre solo in piccola parte sono da ricollegarsi a cardiopatie o altre malattie.

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Malattie delle valvole cardiache: cosa sono e come si manifestano

Malattie delle valvole cardiache: cosa sono e come si manifestano

Il cuore è un muscolo fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo umano. Questo organo presenta quattro valvole: valvola tricuspide, valvola mitrale, valvola aortica e valvola polmonare. Tutte hanno il compito di consentire il passaggio, in entrata e in uscita, del sangue. I malfunzionamenti di una o più di queste valvole sono definiti malattie delle valvole cardiache.

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Stenosi Aortica: quali sono le cause e le conseguenze

Stenosi Aortica: quali sono le cause e le conseguenze

La stenosi aortica è una patologia cardiovascolare provocata da un’ostruzione della valvola aortica. Le patologie reumatiche, la degenerazione senile e le malformazioni congenite sono spesso le cause scatenanti della stenosi aortica, che tuttavia può dipendere da varie cause, acquisite o congenite.

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Bradicardia: definizione, sintomi e cause

Bradicardia: definizione, sintomi e cause

Con il termine bradicardia si indica una condizione, fisiologica o patologica, caratterizzata da frequenza cardiaca al di sotto della norma. Negli adulti è possibile parlare di bradicardia quando la frequenza cardiaca risulta inferiore a 60 battiti al minuto (bpm).

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I consigli del cardiologo per prevenire un ictus cerebrale

I consigli del cardiologo per prevenire un ictus cerebrale

Quando l’apporto di sangue al cervello subisce una interruzione o una forte riduzione, una determinata area encefalica rimane priva di ossigenazione e quindi non è più in grado di funzionare.

Subentra allora una grave condizione patologica chiamata ictus, un vocabolo che etimologicamente significa “colpo”, che è appunto un altro modo di indicare la malattia, conosciuta anche come “colpo apoplettico”.

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