Il mal d’orecchio, o tecnicamente otalgia, è un disturbo abbastanza frequente tra gli adulti e i bambini. Si cura facilmente, ma non va mai sottovalutato perché potrebbe essere sintomo di malattie molto serie.

Cos’è l’otalgia e quali sono le cause del mal d’orecchio

Con il termine medico otalgia, di solito, si indica un dolore generico, più o meno intenso, a una o a entrambe le orecchie. Il disturbo può essere percepito come continuo, pulsante, intermittente, sordo, ritmico o addirittura insopportabile.

Il mal d’orecchio può essere la conseguenza di problemi che riguardano le strutture auricolari (otalgia primaria) oppure sintomo di altre patologie (otalgia secondaria). Nel primo caso, il mal d’orecchio potrebbe essere scatenato da corpi estranei o da un tappo di cerume nel canale uditivo, da traumi all’orecchio come ad esempio gli sbalzi di pressione, dalla perforazione della membrana timpanica durante la routine di pulizia o ancora da infiammazioni collegate a un’otite media, interna o esterna.

Il mal d’orecchio da otalgia secondaria, invece, può essere causato dall’influenza oppure da una tonsillite, dalla sinusite, da un raffreddore, da un’emicrania, dal mal di denti (un ascesso) o peggio ancora da un cancro alla gola, ragion per cui non bisogna mai sottovalutarlo. Il dolore può rimanere circoscritto alle orecchie oppure diramarsi al collo e alla nuca creando un vero e proprio disagio.

Mal d’orecchio da otite media e esterna

Il mal d’orecchio può essere il sintomo di un’otite media, una patologia molto comune soprattutto tra i bambini e causata di solito da un colpo d’aria, dall’influenza o da un raffreddore stagionale. In tal caso, l’eccesso di catarro va a ostruire la corretta circolazione d’aria tra naso e orecchio favorendo l’infiammazione.

Negli adulti, l’otite esterna è un disturbo molto frequente soprattutto in estate. L’infiammazione del condotto uditivo esterno comporta un dolore intenso alla masticazione e al tocco. Alcune volte, può anche generare delle secrezioni purulente e febbre. Le cause sono diverse, ma tra le più comuni figurano: le infezioni generate da microrganismi presenti nelle acque contaminate dei mari, la macerazione di una porzione di cute a causa di un eccesso di liquido nella cavità, ma anche traumi e irritazioni.

Quando consultare lo specialista?

Quando il dolore si fa insopportabile e invalidante, è il caso di consultare uno specialista, l’otorinolaringoiatra, al fine di individuare le cause e stabilire la terapia più adatta.

In caso di infezioni batteriche potrebbe essere necessario ricorrere agli antibiotici; gli antivirali e gli antimicotici sono ideali invece per contrastare i sintomi da infiammazione virale, da Candida o Aspergillus.

Il mal d’orecchio d’origine oncologica, invece, va curato con farmaci chemioterapici specifici ed eventuali altri rimedi prescritti dal medico.

Per l’otalgia da malattie influenzali è sufficiente ricorrere a terapie a base di paracetamolo, aspirina e ibuprofene, allo scopo di abbassare la febbre e ridurre la sensazione dolorosa. Alcuni medici suggeriscono anche impacchi caldi da posizionare sull’area dolorante. Il calore, infatti, allevia il disturbo seppur temporaneamente.

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