Il tumore alla vescica è una patologia diffusa che colpisce prevalentemente i fumatori, ma non solo. Ecco quali sono i sintomi e come viene diagnosticata.

Il tumore alla vescica colpisce generalmente i soggetti tra i 60 e i 70 anni ed è più frequente negli uomini. Negli ultimi anni sono stati fatti numerosi progressi per trattare e curare la malattia, ma in molti casi il problema tende a ripresentarsi a distanza di tempo.

Tumore alla vescica: chi è a rischio?

Il fumo di sigaretta è tra le principali cause del cancro alla vescica. Tuttavia, la malattia può anche insorgere in seguito a un’eccessiva esposizione alle nitrosamine e alle ammine aromatiche a cui ogni giorno sono esposti i dipendenti delle industrie tessili, oltre alla gomma, il cuoio e i coloranti.

Ulteriori fattori scatenanti che possono favorire l’insorgere del tumore alla vescica sono le radioterapie che sono state effettuate sulla zona pelvica, terapie farmacologiche di lunga durata tra cui la ciclofosfamide e l’aver contratto infezioni da parassiti come Bilharzia e Schistosoma haematobium, diffusi nei territori orientali.

L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale per la prevenzione del cancro alla vescica. Il consumo eccessivo di cibi grassi e fritture aumenta il rischio di sviluppare il tumore alla vescica. Anche la predisposizione genetica può indurre lo sviluppo della malattia.

Tumore alla vescica: sintomi

I sintomi che si manifestano in presenza di un tumore alla vescica vengono spesso confusi con altri disturbi che caratterizzano le malattie del tratto urinario.

Generalmente, si riscontrano delle tracce di sangue nelle urine, un fenomeno noto come ematuria, e possono anche comparire dei coaguli e una forte sensazione di bruciore quando si esercita pressione lungo la zona addominale. Inoltre, il paziente può avvertire difficoltà a urinare ed è maggiormente vulnerabile al rischio di infezioni. Tale patologia non è facilmente prevedibile e non sempre è possibile stabilire il rischio di ricadute né la sua gravità.

Tumore alla vescica: diagnosi e prevenzione

Attualmente non esistono dei metodi ben precisi di diagnosi precoce della malattia. Dalla citologia urinaria possono insorgere falsi negativi se le cellule tumorali non si distinguono facilmente da quelle sane.

Correggere le cattive abitudini è fondamentale per prevenire la malattia: smettere di fumare, seguire una dieta sana e bilanciata ed effettuare controlli regolari se si è esposti a fattori di rischio sono le principali accortezze che devono essere adottate.

Per quanto riguarda la diagnosi, se si sospetta un tumore alla vescica, è bene sottoporsi a un’ecografia e a una cistoscopia. Quest’ultimo esame si basa sull’inserimento di uno strumento a fibre ottiche nella vescica mediante il tratto urinario e, pur trattandosi di una procedura un po’ fastidiosa, è essenziale per visionare all’interno dell’organo e prelevare dei campioni di tessuto che verranno successivamente analizzati al microscopio.

La citologia è fondamentale per stabilire la presenza di cellule tumorali all’interno del campione di urine. Ulteriori esami come la PET e la scintigrafia ossea sono importanti per stabilire se il tumore si è diffuso colpendo altri organi.

Come curare il tumore alla vescica?

In presenza di un tumore alla vescica è possibile ricorrere ad alcuni trattamenti chirurgici specifici tra cui la resezione transuretrale, indicata nei casi di lieve entità, oppure la cistectomia, ossia l’asportazione dell’organo totale o parziale.

Particolarmente efficiente in caso di cancro alla vescica è il trattamento intravescicale con il bacillo di Calmette-Guerin, che viene adoperato in modo diretto nell’organo lungo la parte affetta dalle lesioni, garantendone la rimozione.

La terapia attuale si basa tuttavia su trattamenti combinati che potrebbero anche includere interventi chirurgici e cicli di radioterapia o chemioterapia.

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