Il verme solitario è un parassita intestinale che può infestare sia gli animali che gli esseri umani. Questo parassita, noto anche come tenia, vive nell’intestino tenue e si nutre del cibo che l’ospite ingerisce.

Il verme solitario può causare una serie di sintomi sgradevoli come nausea, diarrea, perdita di peso e prurito anale.

Sebbene l’infestazione da verme solitario sia rara nei Paesi industrializzati, è ancora comune in alcune parti del mondo dove le condizioni igieniche sono scarse.

In questo articolo, esploreremo cos’è il verme solitario, i sintomi dell’infestazione, le modalità di trasmissione, la diagnosi e i trattamenti disponibili per liberarsi da questo parassita fastidioso.

Verme solitario: di cosa si tratta?

Il verme solitario o tenia è un parassita dalla struttura nastriforme che può insorgere all’interno dell’intestino. Esistono oltre 100 specie diverse di tenia, tra cui “crassiceps”, “pisiformis” e “solium”.

I vermi solitari adulti hanno una struttura sottile, lunga e piatta e possono raggiungere una lunghezza minima di 5 metri e una massima di 10 metri. Sono noti per la loro spiccata capacità di sopravvivenza all’interno dell’intestino dei vertebrati e possono riprodursi velocemente.

Teniasi: come si trasmette?

Il verme solitario si trasmette all’uomo principalmente attraverso l’ingestione di carne bovina infetta. Per prevenirne la diffusione, è consigliabile controllare attentamente la carne prima di cucinarla, poiché la presenza di macchie può indicare la presenza di parassiti.

Inoltre, la carne bovina cruda o poco cotta può costituire un serio rischio per la salute, in quanto può contenere parassiti ancora vivi. Una volta che questi ultimi si sviluppano all’interno dell’intestino umano, possono raggiungere dimensioni notevoli, crescendo anche di 30 centimetri al giorno.

Il verme solitario può sopravvivere per molti anni, persino oltre i 20 anni.

Quali sono i sintomi del verme solitario?

Quando si contrae la teniasi il paziente è solito manifestare una serie di sintomi tra cui la sensazione frequente di nausea o vomito che spesso si associa alla mancanza di appetito.

La presenza del verme solitario può causare inoltre ulteriori sintomatologie che non devono essere sottovalutate, come dolore a livello ombelicale, episodi di diarrea o stitichezza e perdita di peso.

Un segnale che non deve essere affatto trascurato e che può indicare la teniasi è l’espulsione di parti del parassita dall’ano.

Quali sono i rischi della teniasi?

Essendoci uno scarso contatto tra il verme solitario e il tessuto epiteliale dell’uomo, raramente in presenza del parassita si sviluppano infiammazioni o allergie.

In pochissimi casi la tenia ha provocato un’occlusione a livello intestinale oppure la perforazione dell’organo. Generalmente non vi sono gravi conseguenze, ma può comunque dare vita a una condizione di forte stress psicologico.

Tenia o verme solitario: diagnosi e trattamenti

Per diagnosticare la presenza del verme solitario, è necessario effettuare un esame delle feci per individuare la presenza dei segmenti del parassita. Una volta rilevata la presenza dei segmenti, si procede con un’ulteriore analisi per identificare la specie del verme solitario.

Il trattamento per curare il verme solitario si basa sulla somministrazione di farmaci antiparassitari. Questi farmaci agiscono direttamente sul parassita e ne causano la morte. Spesso, i farmaci antiparassitari vengono somministrati insieme a farmaci lassativi per agevolare l’espulsione del parassita e delle uova. Se la terapia farmacologica non è efficace, può essere necessario ricorrere a un’operazione chirurgica di lieve entità.

Per prevenire la teniasi, è importante controllare attentamente la carne cruda e cucinare la carne almeno a 56°C in ogni punto. Si raccomanda inoltre di mangiare la carne ben cotta, soprattutto se si tratta di tagli di carne di maiale di grandi dimensioni.

In sintesi, la diagnosi precoce e la terapia adeguata sono fondamentali per curare la teniasi. Tuttavia, la prevenzione è altrettanto importante per evitare l’infezione da verme solitario.

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