L’impetigine è un’infezione cutanea altamente contagiosa che colpisce prevalentemente i bambini, sebbene possa manifestarsi anche negli adulti.

Causata principalmente dai batteri Staphylococcus aureus e Streptococcus pyogenes, questa condizione è caratterizzata da lesioni cutanee, quali vescicole, pustole e croste giallastre, che possono apparire in qualsiasi parte del corpo, ma si manifestano più comunemente attorno alla bocca, al naso e sulle mani.

Cos’è l’impetigine

L’impetigine si presenta in due forme principali: non bollosa e bollosa. La forma non bollosa, la più comune, inizia con piccole vescicole che si trasformano rapidamente in pustole, per poi rompersi lasciando delle croste color miele. La forma bollosa, meno comune, è caratterizzata dalla formazione di grandi bolle piene di liquido che possono lasciare una superficie rossastra una volta scoppiate. Nonostante sia una condizione fastidiosa, l’impetigine di solito non è grave e può essere trattata efficacemente con antibiotici.

Impetigine nei bambini: come riconoscerla

Riconoscere l’impetigine nei bambini è cruciale per un tempestivo intervento e per prevenire la diffusione dell’infezione. I segnali da osservare includono:

  • Lesioni cutanee: Piccole vescicole rosse che si trasformano in pustole, per poi rompersi e formare croste giallastre o marroni.
  • Prurito: Le lesioni possono essere pruriginose, portando il bambino a grattarsi e potenzialmente a diffondere l’infezione ad altre parti del corpo o ad altre persone.
  • Dolore lieve: Le aree interessate possono essere dolenti al tatto.
  • Febbre e malessere: In alcuni casi, l’impetigine può essere accompagnata da febbre e una sensazione generale di malessere.

Fattori di rischio per lo sviluppo di impetigine

L’impetigine mostra una maggiore incidenza nei mesi caldi, favorita da condizioni specifiche che promuovono la proliferazione dei germi responsabili. L’umidità estiva, accoppiata con il sudore che causa la macerazione e le irritazioni della pelle come la sudamina, crea l’ambiente ideale per la diffusione di questi patogeni.

Inoltre, le comuni lesioni cutanee, come i piccoli graffi o le punture di zanzara, diventano porte di ingresso per l’infezione, soprattutto quando i bambini si grattano, facilitando la trasmissione.

Un fattore di rischio peculiare è l’esposizione a sabbia tiepida e acque contaminate, come quelle di alcune piscine affollate o località balneari vicino a zone prive di adeguati sistemi di depurazione, che possono trasformarsi in focolai di quello che viene denominato “impetigine sabbiosa”. Questi ambienti, specialmente se affollati, accelerano la diffusione dell’infezione tra i bambini.

Nonostante la prevalenza nei mesi estivi, l’impetigine trova modo di manifestarsi anche in inverno, spesso originando dalle narici umidicce a causa delle secrezioni da raffreddore e toccate dalle mani dei bambini, che possono non essere sempre pulite.

Questi fattori di rischio sottolineano l’importanza delle pratiche igieniche e della massima attenzione, soprattutto nei contesti favorevoli alla trasmissione dell’impetigine.

Come avviene il contagio

L’impetigine è estremamente contagiosa e può diffondersi rapidamente sia all’interno dell’ambiente familiare sia tra i contatti stretti del bambino affetto. La trasmissione avviene non solo per contatto diretto tramite le dita che toccano le lesioni infette, ma anche indirettamente attraverso oggetti condivisi come asciugamani, lenzuola e indumenti. La presenza di piccole ferite o qualsiasi forma di lesione cutanea aumenta significativamente il rischio di contrarre l’infezione, fungendo da terreno fertile per i germi responsabili.

Inoltre, i bambini con condizioni preesistenti della pelle, come la dermatite atopica, sono particolarmente suscettibili a sviluppare forme più gravi di impetigine, richiedendo una maggiore attenzione e misure preventive rigorose.

Nonostante la sua alta contagiosità, l’impetigine è solitamente di facile diagnosi per il pediatra e risponde bene al trattamento con creme antibiotiche. Tuttavia, in situazioni dove l’infezione si estende ampiamente o in presenza di una risposta immunitaria compromessa nel bambino, possono manifestarsi sintomi aggiuntivi come febbre e malessere generale. In questi casi, può rendersi necessario l’uso di antibiotici orali, sempre sotto stretta supervisione medica e previa prescrizione. La prevenzione attraverso la buona igiene personale e la cura delle lesioni cutanee rappresenta la chiave per limitare la diffusione dell’impetigine.

Come curare l’impetigine nei bambini

Il trattamento dell’impetigine mira a eliminare l’infezione e a prevenire la sua diffusione. Gli antibiotici topici, come le creme o gli unguenti applicati direttamente sulle lesioni, sono spesso sufficienti per forme lievi. Nei casi più gravi o quando le infezioni si diffondono, possono essere necessari antibiotici orali.

È importante non toccare o grattare le lesioni e mantenere una buona igiene per ridurre il rischio di diffusione.

È anche opportuno non scambiarsi oggetti e biancheria per evitare il contagio.

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