Sicure e facili da usare, le lenti a contatto vengono utilizzate da migliaia di persone al fine di correggere i difetti della vista. Ad esse si può ricorrere in ogni occasione, in quanto consentono di godere di una visione molto più nitida di quella offerta dagli occhiali.

Tuttavia, c’è da dire che solo una piccola parte dei portatori di lenti a contatto presta attenzione al loro uso corretto, nonché alla loro manutenzione. Pertanto, diviene molto utile informarsi e seguire alcuni piccoli accorgimenti per non correre rischi.

Chi può indossare le lenti a contatto

Le lenti a contatto, a differenza di quanto si possa credere, non possono essere utilizzate da chiunque. Ciò dipende da alcune caratteristiche dell’occhio come, ad esempio, quelle relative alla lacrimazione e alla forma della superficie oculare: si tratta, nello specifico, di aspetti da considerare per utilizzare le lenti a contatto senza incorrere in alcun rischio.

Proprio per questo motivo, chi prende la decisione di passare dagli occhiali ad esse dovrebbe sempre sottoporsi ad una visita dall’oftalmologo, il quale sarà in grado di indirizzare il paziente stesso verso la tipologia di lenti a cui ricorrere in ragione del difetto e dell’età.

Lenti a contatto: quante ore al giorno indossarle

Fermi restando i controlli periodici dall’oculista e un’adeguata manutenzione, le lenti a contatto possono essere indossate anche per 8 ore al giorno.

Essendo molto comode, talvolta ci si dimentica di portarle e si tengono anche fino a 15 ore. Ciò può risultare dannoso dal momento che così si limita drasticamente l’ossigenazione della cornea.

Ovviamente, in caso di pruriti o bruciori è consigliabile ridurne l’uso, magari prediligendo delle pause di mezza giornata o anche di giorni interi nell’arco della settimana ricorrendo agli occhiali. Solo in questo modo si ridurrà il rischio di provocare un’eccessiva secchezza oculare.

Le diverse tipologie di lenti a contatto: quale scegliere

In commercio sono presenti tre tipi di lenti a contatto: rigide, morbide e ibride. Nello specifico, le ibride sono caratterizzate da una parte centrale rigida e una periferica morbida così da permettere di correggere anche astigmatismi elevati o comunque irregolari, come ad esempio il cheratocono, ovvero una malattia degenerativa che interessa la cornea.

Un’altra classificazione si basa sulla durata delle lenti, le quali vengono appunto distinte in multiuso o giornaliere. In particolare, le multiuso possono essere utilizzate da due settimane fino addirittura ad un anno.

La scelta verrà effettuata in base al difetto visivo e alle abitudini di vita. Ad esempio, chi pratica costantemente uno sport propenderà sicuramente per quelle “usa e getta” dal momento che c’è il pericolo che il sudore che entra nell’occhio possa danneggiare la lente e causare delle gravi infezioni. Pertanto, è sempre consigliabile sostituirle a fine giornata. Chi ha miopie o ne fa un uso intensivo dovrebbe, poi, propendere per quelle semirigide, più piccole e più morbide.

In ogni caso risulta sempre opportuno scegliere la lente giusta insieme al proprio oculista di fiducia.

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