L’occhio secco è un disturbo che riguarda il film lacrimale dell’occhio. Può dipendere da una ridotta produzione delle lacrime o da una evaporazione eccessivamente rapida di queste.
Si può trattare di un problema molto grave perché le lacrime sono fondamentali per rendere lubrificata e umida la superficie dell’occhio e potrebbero derivarne danni o lesioni alla parte oculare, con disidratazione di cornea o congiuntiva palpebrale.
Le cause della secchezza oculare
Le ghiandole lacrimali potrebbero non riuscire a produrre abbastanza liquido per garantire la giusta idratazione all’occhio che quindi si “secca”. La gran parte dei casi di occhio secco dipende da disfunzioni delle ghiandole escretorie nelle palpebre (ghiandole di Meibomio). Quando questi organismi non funzionano come dovrebbero, le lacrime hanno una scarsa componente oleosa ed evaporano rapidamente.
Alcune alterazioni del film lacrimale possono dipendere da altri fattori esterni come l’uso di lenti a contatto per troppo tempo o in modo sbagliato; i cambiamenti ormonali (le donne tra 40 e 60 anni spesso hanno questo problema legato a sbalzi ormonali); le condizioni ambientali come il vento, il sole, la polvere, il riscaldamento elevato o l’aria condizionata possono far aumentare la velocità di evaporazione delle lacrime seccando l’occhio. In altri casi, l’occhio secco può essere conseguente a malattie metaboliche, infezioni oppure reazioni a cosmetici. Da non sottovalutare anche l’esposizione prolungata a schermi luminosi e videoterminali.
Rimedi e terapie
Non esistono terapie in grado di risolvere il problema, ma i sintomi possono essere alleviati. Nei casi non troppo gravi basta usare lacrime artificiali (in gel o sotto forma di collirio) secondo le proprie necessità. Questi prodotti contengono elementi che disinfettano e favoriscono la lubrificazione dell’occhio. La ricerca si sta spingendo verso farmaci capaci di stimolare le ghiandole a produrre una migliore secrezione a livello quantitativo e qualitativo.
Nel caso in cui si si faccia uso frequente di lenti a contatto, si coniglia di usare quelle specifiche per proteggere dall’azione abrasiva delle palpebre. Quelle giornaliere sono preferibili per chi soffre di occhio secco, perché garantiscono la certezza di usare lenti sempre sterili.
L’idratazione generale è fondamentale per chi soffre di occhio secco, bevendo almeno due litri di acqua ogni giorno e integrando il regime alimentare con frutta e verdura.
Nelle forme più lievi, possono essere utili degli esercizi per aiutare le ghiandole lacrimali e sollecitarle a “lavorare”. Uno di quelli più semplici consiste nel fissare un punto qualche secondo mantenendo gli occhi spalancati, quindi chiuderli stringendo molto forte e poi battere le palpebre qualche secondo.
Gli interventi chirurgici
La ricerca e la tecnologia hanno sviluppato due metodi chirurgici per migliorare e risolvere la patologia oculare: si tratta della tecnologia OPE e della LM.
- Optimal Power Energy (OPE): prevede l’uso di una luce a spettro ampio, capace di stimolare e rigenerare tessuti danneggiati. Questa particolare tecnologia stimola le ghiandole lacrimali a tornare a svolgere la funzionalità regolarmente. Emettendo impulsi potenti, la luce stimola neurotrasmettitori che agiscono sulle ghiandole di Meibomio facendo aumentare il livello di produzione della secrezione, aumentando anche il flusso lipidico e riducendo al contempo l’evaporazione lacrimale.
- Light Modulation (LM): anche questo intervento richiede emissione di luce a distanza. Le cellule assorbono i fotoni e mutano la potenza emessa in energia biochimica per attivare processi in grado di riparare i tessuti. La matrice di LED aiuta a normalizzare le ghiandole lacrimali ed è di supporto alla OPE.
Visita Oftalmologica in Provincia di Lecce
Se il problema della secchezza oculare persiste, è importante rivolgersi a un oculista, che potrà risalire alla causa del problema e consigliare il rimedio più indicato. Evitare di ricorrere a rimedi fai-da-te, che potrebbero peggiorare la condizione.
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