Tutto ciò che altera la mucosa che protegge lo stomaco dalla corrosività degli acidi gastrici può provocare un’infiammazione nota come gastrite. In genere chi soffre di questo disturbo accusa dolore o bruciore allo stomaco, nausea, vomito, digestione difficoltosa, senso di pesantezza, calo o perdita dell’appetito.

La gastrite può presentarsi sia in forma acuta, con sintomi che compaiono all’improvviso, sia in forma cronica, che perdura nel tempo e, se non trattata, può evolvere in ulcera o degenerare in tumore. Per trattare al meglio la gastrite è indispensabile inquadrare la causa scatenante. Ecco le più comuni cause di gastrite.

La causa principale: Helicobacter pylori

La gastrite è un’infiammazione a carico della mucosa che riveste lo stomaco causata da agenti che indeboliscono le barriere protettive, permettendo così ai succhi gastrici di danneggiare, con la loro attività erosiva, la parete interna dello stomaco. Il responsabile della maggior parte dei casi di gastrite cronica è un batterio, l’Helicobacter pylori, che si insinua sulla mucosa gastrica e la danneggia.

Si calcola che quasi la metà della popolazione mondiale abbia nello stomaco questo batterio. L’infezione rimane silente nella maggior parte delle persone infette, ma in una persona su cinque finisce per provocare ulcera e gastrite cronica. Inoltre, la sua presenza aumenta le probabilità di sviluppare un cancro dello stomaco.

L’Helicobacter riesce a sopravvivere in un ambiente così acido come il nostro stomaco grazie ad un enzima, l’ureasi, che in parte neutralizza l’acidità dell’habitat. A lungo si è disquisito sulle possibili vie di trasmissione. Sembra ormai accertato che la principale via di contagio sia quella orale o oro-fecale (introduzione di cibi o acqua contaminati da feci umane).

Trattandosi di un batterio, per eradicare l’Helicobacter pylori si usano gli antibiotici combinati con gli inibitori della pompa protonica, che riducono i livelli di acidità nello stomaco.

Uso incontrollato di farmaci antinfiammatori

Altre cause della gastrite, sia acuta che cronica, sono da ricercarsi in un errato stile di vita. Il sospettato numero uno è l’abuso di medicinali, in primis di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene, il naprossene e l’acido acetilsalicilico (aspirina), che sono gli analgesici più consumati in Italia. Gli effetti collaterali di un impiego non corretto di questi farmaci sono sotto gli occhi di tutti.

Gli antinfiammatori sono farmaci usati per contrastare il dolore, i processi infiammatori e la febbre che bloccano la produzione di prostaglandine inibendo l’azione dell’enzima ciclossigenasi. Quest’ultimo, però, svolge anche importanti funzioni nel nostro organismo, tra cui quella di tutelare l’equilibrio della mucosa dello stomaco. Ecco perché l’uso prolungato di FANS può generare processi infiammatori a carico della mucosa gastrica.

Anche il fumo, l’alcol, il caffè e i cibi troppo grassi possono irritare lo stomaco, provocando o peggiorando i sintomi legati alla gastrite.

Stress

La gastrite può essere causata anche da stress molto intenso o da stati di ansia prolungati provocati, per esempio, da malattie, traumi, problemi relazionali e lavorativi, e così via. In questi casi si parla di gastrite nervosa, un disturbo psicosomatico che può avere andamento cronico o acuto a seconda dell’entità e della durata delle tensioni.

Gli studi sul tema documentano che lo stress comporta un aumento della produzione di succhi gastrici. L’aumentata acidità, il muco ridotto e la parete danneggiata dello stomaco determinano la comparsa della gastrite.

Visita Gastroenterologica in Provincia di Lecce

Dopo un’accurata valutazione del problema e a seconda della causa che scatena la gastrite, il gastroenterologo saprà fornire al paziente la cura e i consigli utili personalizzati in base alle specifiche esigenze del soggetto. Se hai bisogno di una Visita Gastroenterologica in Provincia di Lecce, affidati al dottor Salvatore Tronci, medico specialista della clinica SB Medical, a Corsano.

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