L’ipertrofia dei turbinati è un disturbo che provoca naso chiuso, difficoltà a respirare e secchezza delle fauci.

Scopriamo di più!

Che cosa sono i turbinati?

I turbinati, che sono tre formazioni anatomiche di natura ossea localizzate nelle fosse nasali, si distinguono in:

  • superiore, che ha origine dall’etmoide;
  • medio, che si trova leggermente spostato verso l’interno dell’osso;
  • inferiore, che non ha nessun rapporto con l’etmoide.

Si tratta di organi rivestiti dalla mucosa nasale, i cui ruoli fisiologici sono:

  • umidificare l’aria inspirata mediante il muco prodotto dalla loro membrana di rivestimento;
  • bloccare particelle di polvere e sporcizia tramite la funzione dell’epitelio ciliato che ricopre le strutture ossee;
  • riscaldare l’aria inspirata grazie all’abbondante vascolarizzazione della mucosa respiratoria.

Che cosa si intende per ipertrofia dei turbinati?

L’ipertrofia dei turbinati è un disturbo piuttosto comune consistente nell’aumento di spessore della mucosa di rivestimento delle ossa, con conseguente insorgenza di difficoltà respiratorie.

Il paziente affetto da una patologia del genere avverte una sgradevole sensazione di “naso chiuso” che provoca una carente ossigenazione di organi e tessuti.

Pur essendo un problema che non desta preoccupazioni per la salute, l’ipertrofia dei turbinati è comunque un problema molto fastidioso soprattutto perché tende a peggiorare nel tempo.

Principali cause dell’ipertrofia dei turbinati

Le principali cause dell’ipertrofia dei turbinati sono:

  • rinite infettiva, allergica oppure vasomotoria;
  • inalazione di sostanze irritanti;
  • inalazione di polline o germi patogeni;
  • iperattivazione della mucosa a stimoli esogeni, come temperature rigide, fumo di sigaretta, umidità, smog;
  • impiego continuativo di spray decongestionanti nasali a base di vasocostrittori.

In tutte queste condizioni la mucosa nasale che riveste i turbinati si gonfia provocando un’ostruzione al passaggio dell’aria e di conseguenza una progressiva difficoltà respiratoria.

Di seguito possono insorgere alcune modificazioni a livello delle narici, che subiscono un progressivo restringimento (ostruzione nasale).

Quali sono i sintomi e le complicazioni dell’ipertrofia dei turbinati?

Inizialmente il disturbo è asintomatico in quanto l’aumentato spessore della mucosa nasale risulta irrilevante. Tuttavia se non viene trattata in modo adeguato questa malattia tende a peggiorare e a cronicizzarsi.

Il suo tipico quadro sintomatologico comprende:

  • ostruzione nasale con difficoltà respiratorie che può interessare una oppure entrambe le narici;
  • sensazione di naso chiuso che peggiora in posizione supina;
  • insorgenza di apnee notturne;
  • prurito e bruciore delle narici;
  • riduzione dell’olfatto;
  • ripetuta starnutazione anche in assenza di stimoli;
  • epistassi sporadica;
  • alitosi;
  • voce nasale (rinolalia);
  • riduzione dell’udito accompagnata da senso di ovattamento dei suoni (ipoacusia);
  • respirazione orale;
  • secchezza delle fauci.

Se non viene curata in maniera adeguata ed efficace, questa patologia può evolvere nelle seguenti complicanze:

  • sinusite cronica;
  • tonsillite ricorrente;
  • faringite e abbassamento di voce;
  • russamento accompagnato da apnee notturne;
  • otite media;
  • insorgenza di poliposi nasale.

Diagnosi e trattamento dell’ipertrofia dei turbinati

Dopo una scrupolosa anamnesi relativa alla sua storia clinica, il paziente deve sottoporsi a una visita completa eseguita da uno specialista in otorinolaringoiatria.

Il medico esegue un esame rinolaringoscopico mediante una sottile sonda esplorativa dotata di telecamera apicale con fonte luminosa, completato da un prelievo istologico del tessuto ipertrofico che viene poi sottoposto ad analisi citologica e colturale.

I possibili trattamenti del disturbo possono essere di tipo naturale (cerottini nasali dilatanti, lavaggi nasali con soluzione fisiologica, terapie termali), di tipo farmacologico (antibiotici, antinfiammatori, antistaminici e cortisonici) oppure, quando necessario, di tipo chirurgico mininvasivo con parziale asportazione del tessuto ipertrofico.

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