La sindrome del colon irritabile, conosciuta anche con l’acronimo IBS, rientra tra le patologie più diffuse nella popolazione italiana e mondiale, con una maggiore incidenza nelle donne.
Si tratta di un disordine funzionale che mostra dei sintomi piuttosto fastidiosi, in alcuni casi possono essere addirittura invalidanti. Infatti i soggetti che ne sono affetti possono dover fare i conti con crampi persistenti all’altezza dell’addome con relativi dolori diffusi, sensazione di nausea, costipazione, dissenteria o stitichezza.
È facile capire come questo genere di problematica possa creare grossi disagi nella quotidianità, per cui è necessario effettuare un’azione preventiva facendo leva soprattutto sull’alimentazione. Andiamo, dunque, a scoprire quali sono i cibi che possono essere mangiati senza problema in caso di colon irritabile e quali invece sono assolutamente da evitare.
Verdure: ecco come consumarle
Solitamente il medico, a cui ci si risolve rivolge per questo persistente dolore addominale con nausea o diarrea, propone al paziente una dieta che permette di alleviare i sintomi e quindi di evitare che possano prefigurarsi episodi acuti.
Tra i cardini della dieta mediterranea così tanto apprezzata in tutto il mondo per gli indubbi vantaggi che offre, vi sono le verdure. Verdure che devono essere assolutamente consumare cotte, preferibilmente in padella, al vapore oppure al forno.
Oltre a questo occorre fare attenzione alla tipologia di condimento, magari adottando semplicemente un filo d’olio extravergine di oliva a crudo.
Tra le verdure che sarebbe meglio, invece, evitare, rientrano broccoli, cavoli e cavolfiori.
Fibre sì, ma senza eccedere
La frutta rappresenta un altro alimento importantissimo nell’ambito della dieta mediterranea e più in generale nella corretta alimentazione di un individuo. È assolutamente consigliabile la sua consumazione, a patto di evitare delle fonti di irritazione per il colon. Nello specifico si deve far molta attenzione ai semi e alla buccia: meglio consumare la frutta senza quest’ultima.
Inoltre ci sono alcune tipologie di frutti che è meglio evitare come nel caso di agrumi, angurie, meloni e anche alcune specifiche tipologie di mele. In aggiunta è opportuno rimarcare, contrariamente a quanto si possa pensare, come per gli individui che soffrono di colon irritabile sia opportuno non fare eccessivo utilizzo delle fibre, soprattutto se ci sono sintomi di crampi all’addome e diarrea.
In pratica, bene il consumo di fibre, ma senza eccessi, per evitare un’azione irritante sulle pareti dell’intestino.
Attenzione ai latticini
Altro alimento che deve essere consumato con moderazione se non addirittura eliminato dalla propria dieta è il latte (e tutti i latticini). Infatti, studi scientifici hanno dimostrato come il latte tenda a peggiorare la sindrome del colon irritabile, soprattutto in caso di soggetto alle prese con una intolleranza al lattosio accertata con esami clinici.
In questo fa eccezione lo yogurt grazie alla presenza di particolari batteri interno che favoriscono la digestione. Dunque si può e si deve consumare yogurt anche perché offre all’organismo un importante apporto per quanto concerne il calcio e le proteine.
Completando la nostra panoramica sui cibi che possono peggiorare e stimolare i sintomi della sindrome è da sconsigliare il consumo eccessivo di caffè, cioccolato e di alcuni legumi, preferendo nella propria dieta pesce e carne. Infine, si devono evitare bevande gassate, marmellate e dolcificanti di vario genere.
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Aldilà di questi consigli generali, che, se seguiti con attenzione, possono alleviare di molto i sintomi della sindrome del colon irritabile, è opportuno anche capire quali siano gli alimenti che possono creare disturbi intestinali per ogni singolo soggetto.
Possono essere innumerevoli le cause all’origine di questa sindrome così comune, che si possono indagare insieme a un nutrizionista, che può fornire diete personalizzate anche in base alle esigenze specifiche di ogni paziente.
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