La diverticolite è una malattia che interessa l’apparato digerente dell’essere umano, che si localizza precisamente nel colon.

Cos’è la diverticolite e come si manifesta

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Diverticolosi e Diverticolite: la differenza

Molte persone presentano diverticoli nel colon (diverticolosi): si tratta di estroflessioni che si formano lungo la parete della mucosa intestinale, che possono essere congenite o acquisite. Spesso si tratta di un’anomalia asintomatica. Le cose cambiano quando i diverticoli si infiammano. È in questo caso che si parla di diverticolite e che si avvertono dolori a livello addominale.

In caso di diverticolite la sintomatologia comprende febbre, disturbi gastrointestinali (stipsi o diarrea), nausea e presenza di sangue nelle feci.

Si consideri che la diverticolite è considerata una malattia “del benessere”, in quanto ha una grande incidenza nelle aree più industrializzate. Lo stile di vita e le abitudini alimentari giocano un ruolo fondamentale nell’insorgenza di questa patologia.

Gli studiosi affermano che i principali fattori di rischio che possono favorire l’infiammazione della mucosa intestinale sono l’eccessiva assunzione di farmaci antinfiammatori, un’alimentazione ricca di grassi e zuccheri, il sovrappeso, l’ereditarietà familiare e uno stile di vita sedentario.

Diverticolite: diagnosi

Per capire se si tratta di diverticolite è necessario consultare un medico e sottoporsi ad alcuni esami diagnostici.

Per osservare attentamente le pareti intestinali e confermare o escludere la presenza di diverticoli è opportuno effettuare una colonscopia oppure un clisma opaco. È, inoltre, utile eseguire gli esami ematochimici, delle urine e il monitoraggio della funzionalità epatica per individuare eventuali infiammazioni.

La sindrome del colon irritabile potrebbe causare sintomi simili, pertanto è consigliabile consultare uno specialista ed evitare cure fai da te.

Dopo una diagnosi di diverticolite il medico curante può prescrivere antinfiammatori specifici per il trattamento della sintomatologia o antibiotici.

Diverticolite: cosa mangiare per evitare complicazioni

La cura e la dieta per diverticolite variano anche a seconda della gravità della malattia. Osservare attentamente il parere medico è fondamentale, in quanto la diverticolite potrebbe aggravarsi a tal punto da provocare la formazione di ascessi o addirittura la perforazione del colon.

Quando un paziente lamenta forti dolori addominali e scopre di soffrire di una forma cauta di diverticolite il medico consiglia di seguire una dieta esclusivamente liquida e al tempo stesso l’assunzione di farmaci per via endovenosa, evitando in questo modo di infiammare ulteriormente le pareti gastrointestinali. Il digiuno favorisce il riposo dell’intestino nelle fasi di intensa flogosi. Attenzione!!! È fondamentale evitare il fai-da-te e seguire scrupolosamente le indicazioni del medico. Si tratta sempre di una misura temporanea. Se prolungato nel tempo, il digiuno indebolirebbe eccessivamente il paziente.

Nelle fasi di infiammazione più lieve, si possono inserire cibi con poca fibra, evitando bucce e semi. Ok a frutta e verdura cotte, carni bianche, uova, pesce, pane bianco e cereali poveri di fibre e latticini.

Una volta guarita l’infiammazione, è importante ritornare gradualmente a una dieta sana e variegata, ricca di fibre.

Diverticolite: prevenzione

La prevenzione è la migliore cura quando si parla del benessere fisico degli individui.

Seguire uno stile di vita sano, mangiando correttamente ed effettuando regolarmente esercizio fisico, garantisce una migliore qualità di vita e un minore rischio di contrarre malattie. Bere molta acqua, assumere fibre alimentari, frutta e verdura fresche di stagione: non sono semplici consigli della nonna, bensì importanti regole da seguire per stare bene.

Se si presentano diverticoli a livello del colon, è bene prestare una maggiore attenzione per evitare infiammazioni. È buona abitudine fissare controlli regolari da un gastroenterologo.

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