Il ferro ricopre un ruolo essenziale ai fini della salute dell’organismo, in quanto si occupa del trasporto di ossigeno ai tessuti. Per questo motivo, è di fondamentale importanza per la salute dei bambini e degli adolescenti.

Nel corso del processo di crescita, aumenta considerevolmente il fabbisogno di ferro. Ragion per cui, aumentano le probabilità di andare incontro a carenza di ferro.

I rischi sono quelli di imbattersi in casi di anemia, di deficit della crescita e soprattutto di esporsi a frequenti infezioni. Denominatore comune di questi scenari è la sensazione di spossatezza che si avverte senza apparente motivo.

Carenza di ferro nei bambini: le cause più ricorrenti

Una dieta povera di ferro si rivela la causa principale delle carenze: questo vuol dire non assumere carne, pesce e legumi nelle porzioni adeguate.

Prediligere il consumo di latticini e di latte si rivela deleterio per il necessario apporto di ferro. Infatti, il calcio, di cui sono ricchi questi alimenti, tende a interferire con l’assorbimento di ferro.

I cibi ricchi di vitamina C, come frutta e verdura di stagione, hanno invece il merito di favorire il regolare assorbimento di ferro. Terminare il pasto con un frutto, condire le verdure o i secondi piatti a base di carne o di pesce con del succo di limone rientra tra i trucchi a tema di maggiore utilità.

Quali sono i cibi che contengono ferro?

Le interiora, come milza e fegato, le carni rosse, i legumi, il pesce, i molluschi come ad esempio vongole, calamari, cozze, le uova, la frutta secca e il lievito di birra sono gli alimenti che contengono importanti quantitativi di ferro.

Affinché non si verifichino carenze di ferro, è bene educare i bambini su quanto sia determinante un’alimentazione varia, ai fini della salute dell’organismo.

Scorrette abitudini alimentari favoriscono la carenza di ferro

Seguire regimi dietetici drastici o avere scorrette abitudini alimentari incide negativamente sul processo di assorbimento di ferro. Pertanto, eliminare in via definitiva alcune categorie di alimenti può rivelarsi una scelta poco oculata.

In tal senso, bisogna sempre seguire i consigli del nutrizionista di fiducia.

Oltre allo scarso assorbimento alimentare, la carenza di ferro nei bambini può come causa primaria sanguinamenti dal naso ricorrenti.

Capitolo a parte, poi, lo meritano patologie come il morbo di Crohn o la celiachia: vista la difficoltà di assorbire il ferro, occorre rivolgersi a uno specialista.

Carenza di ferro: i sintomi più ricorrenti

Come già messo in evidenza, si avverte una sensazione di spossatezza e di mancanza di energia nel corso della giornata, principalmente per via della diminuzione dei livelli di emoglobina. In scenari più critici, il viso appare pallido.

Se la carenza di ferro si palesa tra i bambini, la perdita dell’appetito può evidenziarsi con una certa frequenza.

Nei casi più seri, si può manifestare l’intenzione di ingerire vernice, terra, sporcizia e altre sostante non alimentari. Occorre prestare attenzione in questi casi, perché i rischi che si verifichi un’infezione o un avvelenamento da piombo appaiono piuttosto elevati.

Carenza di ferro: diagnosi e trattamento

In fase di valutazione, occorre escludere un’eventuale esistenza di condizioni patologiche sottostanti, in quanto queste potrebbero comportare malassorbimento di ferro. Per valutare i livelli di ferro e di emoglobina, vi sono appositi test da laboratorio.

A fronte di carenza acclarata, si ricorre a specifici supplementi a base di ferro, volti a ripristinare i livelli alla normalità. Il tutto, ovviamente, sotto controllo medico.

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