Alcuni dei problemi del tratto respiratorio superiore possono portare all’insorgere di diverse problematiche tra cui quello dell’abbassamento della voce.
Scopriamo insieme come e quando si presenta questa problematica e i consigli utili per affrontarla al meglio.
Abbassamento della voce: i sintomi più comuni
I sintomi generalmente sono la manifestazione di una reazione infiammatoria dei tessuti. Ad esempio, se l’abbassamento della voce è causato da un’infezione respiratoria, come una laringite, i sintomi possono includere anche mal di gola, febbre, tosse e affaticamento generale.
Alcuni degli altri sintomi correlati all’abbassamento della voce possono includere:
- voce meno chiara del solito;
- dolore o fastidio alla gola;
- sensazione di nodo alla gola;
- difficoltà a parlare o a pronunciare le parole correttamente;
- affaticamento vocale;
- tosse secca;
- mal di testa;
- bruciore di stomaco;
- difficoltà a deglutire.
Quando tutte o alcune di queste problematiche si presentano nei mesi primaverili, spesso rappresentano il primo stadio dell’insorgere di problematiche allergiche, come ad esempio l’allergia al polline.
In ogni caso, se si verifica un abbassamento della voce persistente o associato a sintomi come difficoltà a respirare, sanguinamento della gola o perdita di peso, è importante consultare un medico per una valutazione accurata e il trattamento adeguato.
Abbassamento della voce: le principali cause
L’abbassamento della voce può essere causato da diverse ragioni, tra cui:
- infezioni respiratorie: raffreddori, laringiti, faringiti e sinusiti possono irritare le corde vocali e provocare un abbassamento della voce. L’insorgere del sintomo in questi casi è la conseguenza dell’infiammazione al tratto respiratorio superiore.
- allergie e asma: generalmente i pollini nei soggetti sensibili possono causare infiammazione alle vie respiratorie con il conseguente manifestarsi di asma e problemi vocali;
- reflusso gastroesofageo: spesso a causa di un cattivo funzionamento della valvola esofagea inferiore (cardias) si incorre all’infiammazione delle corde vocali, che una volta infiammate possono portare a un abbassamento della voce.
L’uso eccessivo o abuso della voce, anomalie congenite delle corde vocali o tumori sono alcune delle altre possibili cause che possono portare all’alterazione vocale.
Abbassamento della voce: i rimedi
In generale, l’abbassamento della voce è un sintomo comune che può essere causato da diverse ragioni. Quando questo persiste per più di due settimane o è accompagnato da altri sintomi come difficoltà a deglutire o dolore alla gola, è importante consultare un medico per una valutazione accurata. Questi, infatti, potrà eseguire un esame fisico e richiedere eventuali test diagnostici, come una laringoscopia, per determinare la causa e prescrivere il trattamento adeguato.
Inoltre, esistono alcune misure che è possibile adottare per prevenire l’abbassamento della voce o ridurre il rischio di irritazione alle corde vocali, come:
- Mantenere una buona igiene respiratoria, evitando il fumo di sigaretta e l’esposizione a sostanze irritanti;
- Bere molta acqua per mantenere le corde vocali idratate;
- Evitare l’assunzione di alcolici, che possono causare secchezza delle corde vocali;
- Evitare di urlare o di parlare troppo a lungo o troppo forte;
- Utilizzare la voce in modo corretto, ad esempio evitando di forzare la voce o di parlare in un tono troppo basso o troppo alto;
- Praticare esercizi di respirazione profonda e di rilassamento per mantenere le corde vocali rilassate.
Talvolta lo specialista può richiedere al paziente di seguire una cura farmacologica per l’abbassamento della voce. Nei casi meno severi questa problematica si risolve spontaneamente senza l’utilizzo di particolari terapie come ad esempio il riposo delle corde vocali, in altri invece l’aiuto farmacologico come spray a base di corticosteroidi potrebbe aiutare a lenire e curare la problematica.
È importante ricordare che il cortisone ha anche alcuni effetti collaterali potenziali, tra cui aumento del rischio di infezioni, aumento della pressione sanguigna, aumento del rischio di diabete, atrofia della mucosa e osteoporosi. Pertanto, il cortisone deve essere utilizzato solo sotto la supervisione di un medico e solo quando necessario.
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