La difficoltà a respirare, ossia il cosiddetto affanno, è una sensazione di disagio che può presentarsi in maniera improvvisa e violenta oppure in modo graduale, quando si è a riposo e quando si è sotto sforzo, dopo aver fatto dell’esercizio fisico.
Si tratta di una percezione soggettiva che non può essere misurata.
Quali sono le cause dell’affanno?
Numerose sono le cause dell’affanno. In prima analisi, occorre tenere conto dell’età del soggetto, della familiarità con le allergie, dello stile di vita.
Le cause possono essere di natura pneumologica o cardiologica e solo specifici accertamenti possono determinare di cosa si tratti.
In caso di infezioni polmonari, occorre evidenziare che le infezioni che riguardano le vie respiratorie possono essere lievi oppure molto gravi. A causarle, possono essere batteri e virus che prendono di mira le vie aeree.
Il tessuto polmonare, nel caso dell’asma, va incontro a un’infiammazione cronica, dovuta ai pollini e alle sostanze inquinanti presenti nell’aria.
Il fumo o un deficit enzimatico ereditario possono causare la distruzione del tessuto polmonare, come ad esempio accade nel caso dell’enfisema.
Spesso, il contesto lavorativo può incidere sulle malattie polmonari: basti pensare, ad esempio, alla silicosi, causata dalla polvere di carbone. L’inalazione di microparticelle derivate dalle fibre di amianto è ugualmente pericolosa per la salute dell’organismo.
Asma bronchiale, polmonite, BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) rappresentano le principali cause di natura polmonare per quanto riguarda l’affanno.
Sintomi come il respiro con il fischio e la tosse lasciano intendere chiaramente che i bronchi sono infiammati. A fronte di febbre, vi sono probabilità di aver contratto una polmonite. Ragion per cui è il caso di effettuare una radiografia del torace.
Che esami eseguire in caso di difficoltà respiratoria?
La spirometria rappresenta l’esame più ricorrente a cui vengono sottoposti i pazienti nel corso di una visita pneumologica. Lo scopo di questo esame è quello di indicare una valutazione di stampo qualitativo e quantitativo del respiro.
La TAC, l’analisi del campione di saliva, la biopsia polmonare sono poi ulteriori esempi di test diagnostici, utili per garantire un’approfondita valutazione di quei problemi che riguardano il tratto respiratorio.
Con l’anamnesi e gli accertamenti radiologici, lo specialista può avere una panoramica più chiara sulla situazione e formulare la diagnosi con maggiore accuratezza. A quel punto, viene indicata la terapia più appropriata.
Terapia per affanno e difficoltà a respirare
I farmaci inalatori sia cortisonici sia broncodilatatori rappresentano la soluzione più diffuse nella cura dell’asma bronchiale e dei problemi di respirazione. La loro erogazione avviene mediante diversi dispositivi, particolarmente sofisticati in termini tecnologici. Si caratterizzano per il fatto che agiscono in modo topico per quanto riguarda i bronchi. La loro assunzione deve essere regolare, affinché i benefici apportati siano subito constatabili. L’affanno e le difficoltà respiratorie rappresentano patologie croniche e, per questo motivo, il dosaggio dei farmaci va anche ponderato in relazione alla fase della malattia.
Solo conoscendo a fondo le reali cause dei problemi respiratori, la terapia si rivelerà foriera di risultati positivi.
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