La sindrome dell’ATM è un disturbo piuttosto diffuso che coinvolge l’Articolazione Temporo-Mandibolare (ATM), ossia il punto di collegamento tra la mandibola e la zona temporale del cranio.

Si tratta di un punto estremamente importante per il benessere dell’intero organismo, in quanto il corretto funzionamento di molte radici nervose è condizionato appunto da questa articolazione.

Che cos’è l’Articolazione Temporo-Mandibolare

La mandibola è la porzione ossea del cavo orale su cui poggia l’arcata dentale inferiore; si tratta di un elemento impari fornito di una discreta mobilità, che consente l’esecuzione dei movimenti masticatori.

Questo elemento è formato da una porzione orizzontale, chiamata corpo (o base), e da due porzioni verticali laterali chiamate rami e coinvolti nell’ATM. Grazie a una forma globulare delle porzioni apicali, i rami si introducono alla perfezione nella fossa glenoidea dell’osso temporale, consentendo in tal modo l’apertura e la chiusura della bocca.

L’articolazione riceve numerose branche nervose appartenenti al trigemino, al nervo alveolare inferiore e a quello mentoniero.

Funzionamento dell’ATM

L’articolazione temporo-mandibolare svolge due funzioni principali, che sono:

  • apertura e chiusura della bocca;
  • spostamento in avanti e verso il basso della mandibola (traslazione).

È proprio in seguito a tali funzioni che la parte inferiore del cavo orale è in grado di muoversi in avanti, indietro, verso destra e verso sinistra, consentendo alla bocca di svolgere le sue attività abituali, come parlare, masticare e sbadigliare.

Il disco articolare superiore può spostarsi dalla sua sede naturale, innescando una serie di conseguenze che prendono il nome di Sindrome dell’ATM e che solitamente sono piuttosto dolorose, anche se temporanee.

Spesso tali problematiche sono conseguenti all’abitudine di digrignare i denti (bruxismo), un comportamento involontario che si manifesta soprattutto durante il sonno e che all’origine del dolore.

In che cosa consiste la sindrome dell’ATM

La sindrome dell’ATM è una patologia derivante dal malfunzionamento relativo al collegamento tra mascella e mandibola.

Le due porzioni della bocca sono, infatti, in rapporto con varie componenti sia muscolari sia nervose sia legamentose.

La sintomatologia di questo stato morboso non è ben definibile in quanto appartiene anche ad altri disturbi; in ogni caso sussistono alcuni segnali abbastanza discriminanti, che sono:

  • emicrania spesso accompagnata da dolori auricolari;
  • pressione intraoculare;
  • scatti che si verificano all’apertura o chiusura della bocca;
  • dolore in caso di sbadigli;
  • dolore durante la masticazione;
  • fuoriuscita della mandibola dalla sua normale sede anatomica;
  • debolezza muscolare dell’articolazione;
  • alterazione del collegamento tra arcata dentale superiore e inferiore.

Quando sono presenti uno o più sintomi tra quelli sopra elencati è probabile che sia insorto un problema a livello dell’ATM e che di conseguenza insorga dolore più o meno intenso.

Trattamento della sindrome dell’ATM

La principale finalità di qualsiasi trattamento della sindrome dell’ATM è quella di eliminare il dolore che di norma è molto intenso.

Può essere utile, a questo scopo, consultare un fisiatra, che saprà indicarti come:

  • eliminare gli spasmi muscolari dolorosi mediante l’applicazione di calore che, provocando una vasodilatazione riflessa, aumenta l’ossigenazione dei tessuti;
  • attenuare il dolore generalizzato a tutto il viso mediante l’assunzione di farmaci miorilassanti e antinfiammatori, eventualmente associati a corticosteroidi;
  • minimizzare gli effetti nocivi del bruxismo mediante l’impiego di appositi bite realizzati su misura e da applicare all’arcata dentale superiore;
  • controllare la tensione della componente muscolare della mandibola.

Generalmente interventi di questo tipo sono sufficienti per risolvere il disturbo che, soltanto in rari casi, richiede un intervento chirurgico.

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