L’educazione socio emotiva (o SEL, da Social and Emotional Learning) è un approccio pedagogico che si focalizza sullo sviluppo di specifiche competenze che consentono al bambino/ragazzo di gestire in maniera adeguata le proprie emozioni.

L’educazione socio emotiva, quando integrata nelle attività didattiche scolastiche, aiuta i giovanissimi a costruire relazioni sociali sane in un ambiente positivo e a tenere a freno l’aggressività. Ecco perché questo metodo educativo costituisce un grande alleato nella prevenzione del bullismo.

Che cos’è l’educazione socio emotiva?

Il fenomeno del bullismo costituisce ancora una triste piaga nelle scuole e non solo. Nella maggior parte dei casi, le vittime di bullismo vanno incontro a ripercussioni psicologiche anche rilevanti. In seguito ad alcune analisi effettuate in questo ambito, è emerso che per evitare gli episodi di bullismo e cattivi comportamenti bisogna adottare una strategia educativa che valorizzi una sana socialità, basata sulla responsabilità verso sé stessi e gli altri e sul rispetto reciproco.

Ma di cosa si tratta esattamente e cosa comporta l’educazione socio emotiva per prevenire il bullismo? Questo apprendimento è una tecnica fortemente efficace per prevenire l’insorgere di episodi di aggressività poiché si focalizza sul riconoscimento delle proprie emozioni, sulla comunicazione, sul confronto con gli altri per la risoluzione pacifica dei conflitti.

Perché è importante l’educazione socio emotiva?

Diventa dunque fondamentale programmare un corretto apprendimento socio emotivo all’interno degli istituti scolastici al fine di far comprendere agli studenti l’importanza di sviluppare una buona interazione tra i compagni e riconoscere tutti gli aspetti negativi e le conseguenze di una cattiva socializzazione.

In questo modo è possibile mettere in atto un’efficace opera di prevenzione del bullismo ed evitare l’insorgere di ulteriori conflitti, con risultati ottimali e soddisfacenti.

Questa strategia, inoltre, aiutando i ragazzi a sviluppare una maggiore consapevolezza individuale e sociale e a gestire le proprie paure e insicurezze, ha effetti positivi anche sull’andamento scolastico.

L’educazione socio emotiva, quindi, mira allo sviluppo di diverse competenze e abilità sia in ambito emotivo sia in ambito sociale durante il percorso scolastico dei ragazzi andando a frenare tutti quegli atteggiamenti che portano al bullismo.

Violenza genera violenza

Molti ragazzi sviluppano comportamenti negativi che sfociano nel bullismo per soddisfare una sorta di necessità, ossia quella di sentirsi accettati in ambito sociale, sviluppare un senso di sicurezza e uno scudo per farsi rispettare dagli altri. Questo “bisogno” può portare a delle vere e proprie aggressioni sia fisiche sia verbali contro altri compagni, episodi che tendono a ripetersi e persistere nel tempo.

Dunque adottare determinati atteggiamenti significa per molti ragazzi voler ottenere una posizione dominante nei confronti di altri compagni i quali a loro volta potrebbero sviluppare nel tempo i medesimi comportamenti in altri ambienti, in un pericoloso circolo vizioso.

Prevenzione a scuola e in famiglia

Il bullismo e ulteriori episodi di violenza all’interno degli istituti scolastici necessitano di varie tipologie di programmi e interventi a seconda dei casi e della gravità di ogni situazione. Per prevenire efficacemente il bullismo occorre innanzitutto incentivare gli alunni a esprimere le proprie emozioni, spronarli al dialogo e alla comunicazione con il prossimo. Pertanto, l’apprendimento socio emotivo deve essere inserito nel programma scolastico al fine di creare un vero e proprio percorso attraverso il quale lo studente potrà apprendere una serie di insegnamenti essenziali per rapportarsi in modo adeguato con il prossimo.

Anche le famiglie svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’intelligenza emotiva dei bambini. Collaborando con le istituzioni scolastiche, i genitori o chi ne fa le veci devono insegnare ai ragazzi a rispettare sé stessi e gli altri.

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