La lombalgia, meglio nota come mal di schiena, affligge da sempre milioni di persone ed è uno dei dolori più comuni riscontrabili in egual misura tra uomini e donne.
Ciò che differenzia la lombalgia, però, è l’intensità del dolore e la causa. Infatti, questa può essere differente e dipendere da fattori più svariati come stress psicologico, peso corporeo eccessivo o postura sbagliata e vita sedentaria.
Come riconoscere la lombalgia
Prima di tutto è bene sapere che non esiste un unico tipo di lombalgia. Si può parlare, comunemente, di lombalgia acuta o cronica. Ciò che cambia in queste due fattispecie la natura del dolore, intensità e durata nel tempo. Per capire di che tipo di mal di schiena si parla, però, è bene conoscere meglio le due situazioni citate. Vediamole, quindi, nel dettaglio.
Lombalgia acuta
La lombalgia acuta è uno dei dolori più frequenti e non è prolungato nel tempo. Infatti si conta che l’intervallo può variare da qualche giorno fino ad un massimo di due o tre settimane. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi guarisce senza nessuna complicazione.
Questo tipo di mal di schiena si origina da una postura sbagliata, contrattura muscolare o alterazione degenerativa. Praticamente ci si trova ad avere a che fare con un’alterazione della parte biomeccanica della schiena, quindi, vertebre, muscoli, nervi, dischi intervertebrali o legamenti. Ad essere compromessa è la parte meccanica della colonna lombare.
Le cause della lombalgia acuta sono sforzi fisici o altri tipi di traumi. Tale problema colpisce uomini e donne di giovane età e si verifica, generalmente, dopo attività fisica intensa, postura scorretta nello studio o al lavoro oppure quando si affrontalo lavori fisicamente pesanti. Lo si riconosce da un dolore intenso e persistente.
La lombalgia, però, può anche essere di natura subacuta. Anche in questo caso i sintomi e le cause sono le stesse della prima tipologia presa in esame. La differenza consiste nella durata del dolore. Questo, infatti, può variare da quattro fino a dodici settimane.
Lombalgia cronica
La lombalgia cronica, come lascia intuire il nome stesso, dura per lungo tempo, oltre dodici settimane e a volte può toccare anche dodici mesi. Si tratta di una vera e propria conseguenza di un mal di schiena acuto non trattato a dovere oppure dovuto ad una lesione importante.
Chi soffre di lombalgia cronica sviluppa un dolore a livello lombare persistente e acuto. Per curarlo è necessario effettuare trattamenti di natura conservativa che possono o meno, dare risultati positivi. Altri, invece, durano nel tempo anche se si interviene chirurgicamente.
Il dolore lo si riconosce per intensità e per frequenza. Si sviluppa molto spesso negli adulti e la causa deriva da scorretta postura o da lombalgia di tipo muscoloscheletrico.
I rimedi per la lombalgia
Per rimediare a questo fastidioso dolore che può limitare le normali attività quotidiane, è necessario adottare accorgimenti semplici ma in grado di migliorare anche la qualità della vita oltre che della schiena.
Prima di tutto, è bene trattare la lombalgia con sistemi che riducano i periodi di riposo in posizione distesa ma anche la dipendenza da antidolorifici. Infatti è bene affidarsi ad esercizi che riescano a rieducare la postura e migliorare le corrette funzionalità della colonna vertebrale. Per cui sia al lavoro che nel quotidiano, si necessita di una ergonomia corretta che va appresa da fisioterapisti o personal trainer che si occupano di tali problematiche.
Il paziente, durante queste sedute, deve imparare ad autogestirsi nel caso di dolori cronici e affidarsi solo ed esclusivamente alla propria capacità fisica, ricorrendo ai farmaci proprio in casi estremi.
Ogni mal di schiena prevede periodi forzati di riposo, ma che possono e devono essere ridotti al minimo adottando giusti accorgimenti. L’obiettivo? Raggiungere una veloce ripresa delle normali attività quotidiane a lavoro o a casa.
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