La cistite interstiziale, nota anche come sindrome del dolore vescicale, è una condizione cronica e spesso invalidante che colpisce la vescica e le vie urinarie. Si differenzia nettamente dalle comuni infezioni urinarie, perché non è causata da batteri e si manifesta con sintomi persistenti che possono compromettere la qualità della vita.

Nonostante sia ancora poco conosciuta dal grande pubblico, la cistite interstiziale è una realtà complessa che merita attenzione e un approccio mirato.

Cos’è la cistite interstiziale?

La cistite interstiziale è caratterizzata da un’infiammazione cronica della parete vescicale, che si traduce in una maggiore sensibilità e in una risposta infiammatoria esagerata anche a stimoli minimi, come la semplice presenza dell’urina o il riempimento della vescica.

A livello microscopico, la mucosa della vescica appare danneggiata e meno capace di svolgere la sua funzione protettiva. Questo provoca sintomi come dolore pelvico, urgenza e frequenza urinaria, in assenza di infezione batterica.

La malattia colpisce in prevalenza le donne, soprattutto tra i 30 e i 50 anni, ma può interessare anche gli uomini, dove si manifesta spesso con sintomi sovrapponibili a quelli della prostatite cronica.

Le cause: un enigma ancora aperto

Le cause della cistite interstiziale non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che alla base vi sia un insieme di fattori. Tra questi, un ruolo importante è giocato da un’alterazione della barriera uroteliale, lo strato protettivo che riveste la vescica. Questa compromissione favorisce l’accesso di sostanze irritanti agli strati più profondi, innescando un’infiammazione persistente.

Si ipotizzano anche meccanismi autoimmuni, dove il sistema immunitario aggredisce in modo anomalo i tessuti della vescica. Inoltre, la ricerca ha evidenziato un’iperattivazione delle fibre nervose responsabili del dolore, che amplifica la percezione dolorosa. Fattori ormonali e predisposizione genetica completano il quadro di questa condizione complessa.

Cistite interstiziale: i sintomi più comuni

La cistite interstiziale si manifesta con sintomi spesso fluttuanti, che variano in intensità e possono peggiorare nei periodi di stress o durante le mestruazioni. Il dolore pelvico, localizzato nella parte bassa dell’addome o sovrapubico, è uno dei segni più caratteristici. Tende ad aumentare con il riempimento della vescica e a migliorare, almeno temporaneamente, dopo la minzione.

La persona colpita sperimenta anche un’urgenza continua di urinare, con minzioni molto frequenti che possono arrivare a oltre 15 volte al giorno. Non è raro che il riposo notturno venga compromesso, costringendo a svegliarsi più volte durante la notte per urinare. In molte donne, la cistite interstiziale si accompagna a dolore durante i rapporti sessuali, un sintomo che aggiunge disagio emotivo a quello fisico.

A differenza delle infezioni batteriche, questi sintomi persistono a lungo e non sono accompagnati da febbre o segni di infezione sistemica.

La diagnosi: un percorso spesso lungo

Diagnosticare la cistite interstiziale può richiedere tempo, perché i sintomi si sovrappongono a quelli di altre patologie delle vie urinarie o ginecologiche. Il primo passo è un’attenta raccolta della storia clinica, seguita da esami delle urine e urinocoltura, che nella cistite interstiziale risultano negativi.

L’esame più utile per confermare la diagnosi è la cistoscopia, una procedura endoscopica che permette di osservare la mucosa vescicale. Qui si possono rilevare caratteristiche lesioni infiammatorie chiamate glomerulazioni o, in alcuni casi, le più rare e specifiche ulcere di Hunner. A volte si ricorre anche a test urodinamici per valutare la capacità e la sensibilità della vescica.

Come si cura la cistite interstiziale?

Attualmente, la cistite interstiziale non ha una cura definitiva, ma esistono diverse strategie che possono migliorare i sintomi e la qualità della vita. Il primo passo è spesso rappresentato da modifiche dello stile di vita, come una dieta mirata che eviti cibi irritanti (caffè, agrumi, spezie) e un’attenzione particolare alla gestione dello stress.

Dal punto di vista farmacologico, alcuni farmaci possono aiutare a ridurre l’infiammazione e il dolore, come gli antistaminici o sostanze che modulano la trasmissione nervosa, come l’amitriptilina o il pentosan polisolfato sodico.

Un’altra possibilità sono le instillazioni vescicali, che consistono nell’introduzione diretta in vescica di sostanze come l’acido ialuronico o il condroitin solfato, utili per ripristinare la barriera protettiva della mucosa.

In alcuni casi, la fisioterapia del pavimento pelvico si rivela molto efficace nel ridurre la tensione muscolare e alleviare il dolore cronico. Quando i sintomi sono particolarmente severi e resistenti, si possono prendere in considerazione terapie più avanzate, come la neuromodulazione sacrale, o, in casi estremi, opzioni chirurgiche.

Vivere con la cistite interstiziale

La cistite interstiziale è una sfida quotidiana per chi ne soffre. Il dolore cronico, la necessità di urinare di frequente e l’impatto emotivo possono compromettere molti aspetti della vita. Tuttavia, con una diagnosi corretta e un percorso terapeutico personalizzato, è possibile ridurre i sintomi e ritrovare un maggiore equilibrio.

La consapevolezza che si tratta di una condizione reale, riconosciuta e studiata, rappresenta il primo passo verso la gestione più efficace e serena della malattia.

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