A soffrire di acufene sono circa il 14% dei cittadini residenti nei Paesi dell’Unione Europea. Solo in Italia, sono oltre 6 milioni e di questi ben 400.000 avvertono complicazioni che incidono sensibilmente nella vita di tutti i giorni. Ma cos’è l’acufene?

L’acufene è la percezione di un fischio, di un ronzio, di un fruscio o di un sibilo che un individuo avverte nelle orecchie, anche se non vi è alcuno stimolo esterno. Il rumore può essere intenso, debole, intermittente oppure continuo. Talvolta è bilaterale, se percepito da entrambe le orecchie; altre volte, invece, appare unilaterale.

Le persone affette da acufene spesso lamentano una serie di effetti collaterali e impatti sulla loro qualità di vita, quali disturbo del sonno, difficoltà di concentrazione, isolamento sociale.

Cause dell’acufene

Le cause dell’acufene ad oggi non possono essere determinate con certezza. In molti pazienti, le reti neurali deputate alla regolazione dei rumori risultano alterate. Ragion per cui chi ne risente ha difficoltà in fase di valutazione degli stimoli sensoriali e nella modulazione delle informazioni che arrivano al cervello. La questione inizia poi a farsi seria a fronte di ansia, di depressione e di stress che risultano ostici da controllare.

Tra le patologie e condizioni che, in genere, si manifestano insieme con la comparsa dell’acufene, è opportuno segnalare i deficit uditivi, i traumi acustici, otosclerosi, otiti, sbalzi pressori, accumulo di cerume.

Stress, problemi cardiovascolari e persino l’assunzione di alcuni farmaci possono contribuire all’insorgenza di acufeni.

Tipologie di acufene

Sono sostanzialmente tre le tipologie di acufene. Si parla di acufene acuto, quando i rumori persistono sino a tre mesi. In caso di persistenza dei fruscii sino a sei mesi, si parla di acufene subacuto. Infine, di acufene cronico quando i fastidi durano oltre i sei mesi.

Diagnosi dell’acufene

Nella diagnosi di acufene assume una certa importanza il lavoro analitico dello specialista che tiene conto di quanto i pazienti raccontano. Il supporto di esami oggettivi, come l’esame dell’udito oppure la risonanza magnetica può rivelarsi utile nel fornire una panoramica più chiara sullo stato generale della situazione, garantendo l’identificazione o l’esclusione di alcune cause o la presenza di patologie che hanno a che fare con le orecchie, i nervi spinali e cranici.

Cura dell’acufene

Il trattamento dell’acufene è complesso e varia in base alle cause sottostanti e alla gravità dei sintomi. Poiché l’acufene può essere associato a una vasta gamma di fattori, il percorso di cura deve essere personalizzato.

In molti casi, il trattamento mira a gestire e ridurre i sintomi, anziché a eliminarli completamente. Terapie cognitive e comportamentali possono aiutare i pazienti a imparare a convivere con l’acufene e a ridurre l’ansia e la depressione a esso associati. L’uso di dispositivi sonori o mascheratori può contribuire a coprire il rumore dell’acufene con suoni piacevoli o neutri. In alcune situazioni, possono essere prescritti farmaci per affrontare l’ansia o le condizioni mediche sottostanti.

È fondamentale consultare uno specialista in otorinolaringoiatria per una valutazione completa e una diagnosi accurata. Inoltre, uno stile di vita sano che includa una buona gestione dello stress, una dieta equilibrata e una riduzione dell’esposizione a rumori dannosi può contribuire a migliorare la qualità della vita dei pazienti con acufene.

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